alzheimer

Purtroppo conosco benissimo questa malattia.La mente che avvizzisce prima del corpo, il presente che diventa immediatamente passato non comunicabile, la memoria sempre più labile, il sorriso evanescente.

Non esistono cure realmente efficaci, sono solo palliativi che cercano di procrastinare l’ inevitabile fine.
Dinanzi ad un ammalato di alzheimer è come trovarsi dinanzi ad un bambino che ha un bisogno continuo di riappropriarsi dell’immediato presente.

E’ un ammalato che suscita tenerezza, leggi nei suoi occhi l’inconsapevolezza che viene mascherata spesso, da falsa sicurezza. Non si può non provare affetto !

.Una donna… l’alzheimer

Curva sotto il peso degli anni e della malattia.
il volto inconsapevolmente sereno,
il tempo le passa accanto
sfiorando il suo essere,
solo se posa lo sguardo sui figli
un fremito di vita la percorre.
Forse…forse il tempo scorre all’indietro
si rivede rondine affannata nel nido,
accanto a quattro bimbi da accudire,
in una casa colma di vita e d’amore,
dove l’affetto è palese,
i sentimenti concreti.
Il tempo però
ha fermato le lancette
su di un vissuto
in cui balenano i ricordi,
si fermano un attimo
come battito d’ali di farfalla
e….volano via
tornando nello scrigno del cuore
la cui chiave appartiene
a chi la ama.
Una donna così fragile e così forte,
maestra di pazienza e sopportazione.
Sopravvive allo scorrere inesorabile del tempo,
scandito di gesti dati e ricevuti.
Del presente una sola certezza…..l’amore che la circonda.