I canoni di bellezza stanno cambiando a Hollywood, specialmente fra le dive che hanno ormai superato i 50 anni e cercano un nuovo equilibrio fra il volersi bene e gli scatti impietosi dei fotografi sotto i riflettori dei red carpet.
Dalla Hollywood del divismo al moderno star system molto è cambiato in quanto a modo di fare e soprattutto apparire di attori e attrici, showmen e showgirls, registi e caratteristi. È vero che il successo passa dalla bravura, eppure sembra che il saper recitare assuma un carattere secondario rispetto all’estetica della persona.
Sii bella sempre, da quando ti alzi la mattina a quando vai a coricarti e persino di notte: è la dura legge-input di chi intraprende la carriera del ricco e famoso, della star e dell’icona del cinema mondiale. Fatale concedersi passi falsi quando si è costantemente inseguiti dall’occhio indiscreto del paparazzo. Un capello bianco, una ruga di troppo ed ecco scoppiare il caso e l’accusa di trascuratezza inammissibile.
È proprio di questo che vogliamo parlare: capelli bianchi e rughe, in particolare le rughe della marionetta, nemici giurati dei monumenti della Settima Arte americana… almeno fino a oggi.
Basta tinte, le dive scelgono i capelli bianchi
I trend del Terzo Millennio hanno alzato enormemente i livelli di appariscenza di chi è abituato a condurre una routine da personaggio pubblico.
Nel tempo tutto ha assecondato un’evoluzione vertiginosa, dalla fisicità agli abiti fashion atti a esaltarla, e poi il make-up, i trattamenti di bellezza, capigliature e massaggi, tinte colore da conferire alla chioma a seconda di questa o quella interpretazione in un determinato film.
Eppure, attori come Richard Gere e Sean Connery hanno saputo affermarsi con naturalità, mostrandosi cioè nella loro più immediata virilità al servizio di una platea femminile attratta dalla mascolinità non artefatta di questi sex symbols evergreen. Conseguenza più diretta, li abbiamo visti concedersi ai fotografi e agli appuntamenti mondani con corredo tricologico sale e pepe poi declinato nell’ancor più maturo bianco senile.
Tradizione vuole, come nelle migliori società machiste, che sia invece la donna a “mascherare” qualunque difetto onde venire additata come “disordinata” o peggio “trasandata”. Hollywood e cinema europeo non hanno mai sopportato l’imperfezione né i segni dell’età. Un cliché oggi in parte abbattuto da quelle dive di ieri che, con qualche decennio in più sulle spalle, hanno deciso ora di mostrare tutti i loro anni ma con stile, classe e intramontabile fascino.
Sharon Stone, Julia Roberts, Vanessa Redgrave, Judy Dench, Jamie Lee Curtis e, ancora, Andie McDowell, Jodie Foster ed Emma Thompson: le dive scelgono i capelli bianchi ed è una lista che va allungandosi.
Basta tinte, dunque, ma libero sfoggio della consapevolezza di sé senza più restrizioni di genere. Fioccano anche i sorrisi, più radiosi, più distesi, più spontanei quando si palesa la donna oltre l’inganno della presenza scenica.
Rughe della marionetta, è ancora un no!
Una diva è disposta a invecchiare, tuttavia con molta calma. Accettare di mostrarsi in pubblico con i capelli bianchi passi, ma dalla cura della pelle non si può prescindere. C’era una volta Anna Magnani, che andava fiera delle proprie rughe in quanto segno di maturità e di esperienze vissute, di emozioni scolpite sul viso, senonché parliamo di un caso di accettazione molto raro.
Le rughe della marionetta rappresentano ancora le nemiche giurate delle stars. Non esiste esponente del gentil sesso al mondo che non le detesti e che non desideri un volto dalla pelle sana, priva di solchi, ancora tonica ed elastica. A spiegarci in maniera accurata e approfondita le cause delle rughe della marionetta e i trattamenti estetici relativi è il sito luneziacosmetics.com, specializzato nella cosmesi a 360 gradi profusa con prodotti testati, sicuri ed efficaci.
Le stars usano il veleno d’api
Tra questi, l’azienda Lunezia vanta le straordinarie creme al veleno d’api, a base di un principio attivo ch’è in assoluto il diamante dell’alveare, ovvero l’ingrediente davvero capace di fare la differenza quando si parla di invecchiamento cutaneo. Sulle rughe della marionetta, poi, è semplicemente prodigioso, per questo motivo molte dive (ma anche alcuni attori) lo hanno introdotto da anni nella loro personale skin care.
Se ne servono per intervenire sui nevralgici punti viso maggiormente flagellati, il contorno occhi, la zona naso-labiale, guance e collo: insomma, tutte quelle aree interessate da una continua sollecitazione dei muscoli facciali preposti a rendere le più comuni espressioni, da un sorriso a un accenno di perplessità fino a manifestazioni mimiche di rabbia e stupore.
Figuriamoci quando le stesse espressioni – concausa delle rughe della marionetta – vengono reiterate moltissime volte al giorno per esigenze lavorative, ad esempio la recitazione.
Anche teste coronate e royal families si avvalgono del potere del veleno d’api. Pare che in tempi non sospetti sia stata Camilla Parker Bowles a farlo conoscere alla principessa Kate Middleton, la quale oggi non si separa più dalla sua miracolosa crema.