La moda sostenibile sta diventando sempre più comune: ecco  le tendenze da seguire quest’estate per approdare nel mondo dell’eco-fashion. Dai capi riciclati al second hand passando per lo slow fashion, scopri tutto quello che devi sapere

L’abbigliamento sostenibile continua a svolgere un ruolo fondamentale nelle tendenze moda attuali, e tra le ultime tendenze di moda di quest’anno ci sono diversi trend sostenibili da tenere sott’occhio, soprattutto in vista dell’estate. Questo perché, nella creazione di una nuova estetica post-pandemica, i designer utilizzano sempre più materiali sostenibili ed eco-compatibili.

In contrasto con le ambientazioni apocalittiche che l’industria della moda ha attraversato nel 2020, il 2021 ha portato alla luce favolose tendenze digitali guidate dai social media, con l’obiettivo di sollevarti dalle profondità della quarantena.

E, rispetto ai look neutri del 2021, nel 2022 la moda mette in mostra look più freschi e audaci, in parte guidati dal bisogno di tornare alla vita “normale” e in parte dalla fiorente cultura della moda di TikTok.

In una certa misura, gli stili attuali ricordano le tendenze della moda degli anni ’90 perché imitano le silhouette e i modelli di quelle stagioni.

Tuttavia, c’è una grande differenza; questa volta, gli stili classici vengono reinventati in abbigliamento sportivo oversize e dai colori forti e stili streetwear.

Poiché il panorama continua a cambiare e trasformarsi, stare al passo con le ultime tendenze della moda è fondamentale nell’era post-COVID. Dai un’occhiata alle 7 migliori tendenze sostenibili per quest’estate 2022.

La moda riciclata, o upcycling

La tendenza dell’abbigliamento riciclato sta trasformando l’industria della moda, dalla produzione al design. In parole povere, l’upcycling si riferisce al prendere prodotti usati e trasformarli in materiali preziosi per vestirsi bene tutti i giorni.

Il prodotto realizzato con tali materiali recuperati ha una seconda vita, spesso valutato come un prodotto nuovo di zecca (o anche più apprezzato).

L’upcycling è sempre possibile, anche dopo aver indossato un capo per molto tempo, fino al punto di distruzione. Da un lato, questa nuova filosofia di design ha ispirato giovani creatori di moda a ripensare i capi che creano.

Gli indumenti riciclati hanno cambiato il modo in cui i consumatori di moda vedono i vestiti che acquistano e indossano.

Capi cruelty-free

La maggior parte delle persone vede il cruelty-free e il veganismo come la stessa cosa, ma non è sempre vero. Nonostante ciò che crede la maggior parte dei vegani, alcuni prodotti animali possono essere prodotti in modo cruelty-free. Ad esempio, la “seta della pace” e la “lana cruelty free” sono prodotti di origine animale, ma ottenuti senza danneggiarli.

Inoltre, i materiali e i prodotti cruelty free sono spesso molto più sostenibili delle loro controparti vegane.

Stella McCartney è uno dei marchi di abbigliamento sostenibile più amati, e utilizza materiali cruelty free nelle sue collezioni. Non dimentichiamo infine che i materiali cruelty free sono naturali e quindi non richiedono impianti di riciclaggio speciali.

Capi usati, la cosiddetta second-hand

Il consumo dei capi di abbigliamento di seconda mano è, senza dubbio, una delle tendenze più potenti nella moda sostenibile, e che vi farà compagnia anche nell’estate 2022.

Negli ultimi anni, i negozi di abbigliamento vintage sono diventati le mete da non perdere per i giovani amanti della moda consapevole, e comprare di seconda mano è diventato chic, probabilmente la più grande tendenza degli ultimi tempi. L’unicità e l’originalità sono molto apprezzate soprattutto dalle giovani generazioni e questo approccio si espande anche a eventi irripetibili come il matrimonio.

Inoltre, i negozi dell’usato, le app di second-hand e persino l’affitto sono ottimi modi alternativi per aiutare il pianeta.

Pelle vegan

La pelle vegana è amata non solo dai vegani in quanto non richiede l’uccisione di animali ma anche da chi ha a cuore il pianeta. Uno dei materiali in pelle vegan attualmente più popolari è il pinatex, insieme al lyocell; simile alla pelle ma a base vegetale è realizzato con foglie di ananas scartate.

Le alternative innovative in pelle vegana sono preferite dagli amanti della moda consapevole perché è confortante il pensiero che nessun animale è stato maltrattato per i loro stivali, borse e giacche.

Inoltre, queste alternative alla pelle presentano grandi vantaggi per il pianeta rallentando l’agricoltura intensiva degli animali, nota per essere una fonte significativa di gas serra.

Slow fashion

Il movimento slow fashion sta diventando popolare, come una delle tendenze di moda sostenibile più efficaci.

Di conseguenza, l’abbigliamento su misura e la moda artigianale stanno tornando, come alternative di punta al fast fashion di serie.

Al contrario della produzione di massa, l’abbigliamento su misura risparmia materie prime e produce capi di qualità superiore, progettati per durare.

La tendenza è aiutata dallo sviluppo di tecnologie innovative, come la stampa 3d e la moda virtuale, che segnalano un futuro promettente per l’abbigliamento personalizzato.

Abbigliamento riciclato (plastica e tessuti)

L’avvento dell’utilizzo di tessuti riciclati per creare capi e scarpe di moda sostenibili è guidato, finora, da Adidas. In una collaborazione storica, il gigante dell’abbigliamento sportivo ha stretto una partnership con Parley for the Oceans, un’organizzazione no-profit che lotta per ripulire gli oceani del pianeta dalla plastica.

Il duo raccoglie i rifiuti di plastica dagli oceani e li trasforma in tessuti e tessuti utilizzati per realizzare le nuove scarpe.

Capi creati in laboratorio

Sebbene i designer utilizzino da tempo materiali naturali come cotone biologico, canapa e bambù, le recenti innovazioni dei materiali hanno creato altri composti. Uno di questi materiali innovativi è celloluse, un tessuto a base di cocco che richiede molta meno acqua e terra per essere prodotto.

Materiali sostenibili simili – con una struttura simile alla pelle – sono realizzati con tè kombucha, funghi e persino alghe. Tessuti che fanno respirare la pelle e che danno un aiuto al pianeta.

Il regno dei materiali innovativi, creati all’intersezione tra biologia e tecnologia, è molto nuovo ma allo stesso tempo molto promettente.

Infine, con l’aiuto della biologia, abbiamo iniziato a creare la perfetta “pelle vegana“, non sul campo, dalle piante, ma in laboratorio, dalle cellule coltivate.

Vegani e biodegradabili (perché già tagliati e conciati della taglia e del colore desiderati dall’acquirente), questi nuovi materiali sono completamente circolari ed ecologici, riducono gli sprechi e salvano il pianeta.