Anacardi. Li vedete sempre più spesso fra gli scaffali dei supermercati e sugli scaffali dei negozi di ortofrutta, sono fra gli ingredienti più gettonati nelle ricette più sfiziose, sia dolci che salate. È giunto il momento di scoprire tutti i segreti di questo croccante frutto esotico!
Gli anacardi sono ampiamente coltivati in Paesi caratterizzati da un clima caldo e umido come il Vietnam, la Nigeria, l’India e il Brasile, dove vengono utilizzati sia come alimento che per altri, svariati usi.
L’anacardio, infatti, è composto da un doppio frutto. Il frutto fresco viene chiamato mela d’anacardio o mela di acagiù, come dicono i brasiliani. Dalla mela, si estrae un succo versatile che viene consumato come bevanda, ma che viene usato efficacemente anche come antitermiti. Dal frutto fresco, invece, si ricavano alcool e un olio pregiato. Il fusto della pianta produce un liquido lattiginoso e una gomma che vengono usati come basi per le vernici.
Quello che giunge fino a noi è il frutto secco dell’anacardio, detto mandorla o nocciola di anacardio. A dispetto della sua forma, che ricorda quella di un fagiolo, gli anacardi non sono legumi. Si tratta di una vera e propria noce, molto dura, che nasconde al suo interno il seme oleoso e commestibile dalla caratteristica sagoma arcuata “a forma di cuore” a cui deve il suo nome. La parola anacardio, infatti, deriva dal greco kardia, cuore.
Come tutta la frutta secca, gli anacardi possiedono numerose proprietà e sono una fonte facilmente accessibile di sostanze nutritive. Le loro caratteristiche positive e l’assenza di colesterolo fanno sì che possano diventare eccellenti integratori di una dieta bilanciata e di uno stile di vita attivo.
Per esempio, gli anacardi contengono interessanti quantità di vitamina B6, acido folico, tiamina, vitamina k e grassi buoni, come l’acido oleico, validi alleati per il buon funzionamento dell’apparato cardiocircolatorio e la coagulazione del sangue.
Gli anacardi sono di estremo aiuto anche per la salute delle ossa. Sono un’ottima fonte di minerali. Infatti, contengono alte percentuali di magnesio, fosforo, zinco, manganese e… nichel. Perciò, attenzione a non mangiare anacardi, qualora si è allergici o intolleranti a questo metallo.
Questi frutti sono anche un’eccellente fonte di buonumore, grazie al loro mix di minerali e alla presenza di triptofano.
Come tutta la frutta secca, gli anacardi contengono una buona quantità di grassi, perciò saziano velocemente e sono in grado di fornire in breve tempo all’organismo l’energia di cui ha bisogno. Per questo motivo, se ne consiglia il consumo soprattutto agli sportivi e a coloro i quali svolgono una costante attività fisica.
I nutrizionisti consigliano un consumo giornaliero di anacardi di circa 15 grammi. Ovviamente, è possibile fare delle eccezioni, se il consumo di questa e altra frutta secca avviene all’interno di una dieta sana e ponderata.
Potete consumare gli anacardi, tostati e non fritti, da soli o miscelati con altra frutta secca, per creare un mix goloso da aggiungere a insalate, macedonie o gelati o un pratico snack spezzafame da mangiare in ufficio o dopo la palestra.
Abbinati a frutta fresca di stagione, gli anacardi possono addirittura sostituire stuzzichini, popcorn e patatine confezionate quando si fa un aperitivo con gli amici o ci si rilassa davanti alla tv.
Come il resto della frutta secca, inoltre, gli anacardi possono diventare anche un ingrediente della dieta dei bambini. Sminuzzati e aggiunti alle pappe, gli anacardi possono diventare un complemento dei pasti dei più piccoli, a partire dal loro svezzamento.